Artomyces pyxidatus

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Non commestibile

Basidiocarpo
Ramificato a candelabro e cespitoso con molteplici bracci. Alto da 8 a 15 cm e fino a 15 cm di ampiezza (di ffrequente più piccolo). Colore dei rami biancastro che può macularsi a maturità di ocra, soprattutto verso gli apici. Ogni ramo termina in alto con una specie di piccola coppetta.

Imenoforo
Completamente indistinto e posto sulla superficie delle ramificazioni.

Carne
Relativamente fragile; colore biancastro o giallastro.

Habitat di crescita
Saprofita su legno a terra di latifoglie e più raramente di conifere. Fruttifica in estate e in autunno in aree umide su legno già in parte degradato almeno in superficie. Da considerarsi raro nell'area appenninica considerata.

Segni particolari
La tipica forma a candelabro, con numerose ramificazioni e rami che puntano verso l’alto terminanti in una coppetta, sono caratteri che lo rendono facilmente distinguibile a un attento esame. Nelle fasi iniziali potrebbe confondersi con Clavulina cristata (più piccola e terricola).

Note
Si tratta certamente di un fungo molto affascinante per la forma che può ornare vecchi tronchi con una fiammata bianca. La sua rarità ne impone la conservazione per garantire una buona distribuzione delle spore.

© 2016. Funghi dell'Appennino tosco-emiliano