Agrocybe erebia

agrocybe-erebia-100816-pracchia
Non commestibile

Cappello
Diametro di 4-7 cm. Forma da emisferica nelle prime fasi, a piano-convessa; superficie liscia e un po’ vischiosa soprattutto in presenza di umidità atmosferica; margine irregolare a lungo ricurvo verso il basso (revoluto). Il colore varia da bruno con tempo umido a bruno pallido o cannella con tempo secco ma con colore più scuro nella parte centrale, dove è a volte visibile un umbone poco accentuato.

Imenoforo
Formato da lamelle e lamellule, da adnate o appena decorrenti sul gambo. Il colore è dapprima bianco pallido per divenire brunastro a maturità.

Gambo
Pieno all’inizio, diviene cavo a maturità, ha forma cilindrica con curvatura basale frequente; la dimensioni media è di 4-8cm di altezza e 0,5-1 cm di spessore. Il colore inizialmente biancastro diviene nocciola; è percorso da evidenti e profonde striature al di sopra dell’anello.
Anello: membranoso, posto nella porzione mediana-superiore del gambo; colore biancastro che a maturità diviene un po’ più scuro. Ha evidenti striature nella parte superiore mentre è liscia quella inferiore.

Carne
Colore brunastro chiaro, tendenzialmente più scura nel gambo. Odore poco evidente anche se alcuni autori lo definiscono simile a “mollica di pane appena cotta”, sapore mite o leggermente amarognolo.

Habitat di crescita
Tendenzialmente ubiquitario come habitat: da prati a boschi a parchi ma certamente non comune. Più frequente su terreno smosso. Fruttifica in estate e autunno. Lo abbiamo trovato una sola volta ai margini di una abetina di impianto.

Segni particolari
Il colore del cappello, unito alla presenza dell’anello e alle scanalature del gambo nella parte prossima all’attaccatura del cappello sono tre caratteri tipici, che dovrebbero facilitare il riconoscimento di questa specie. Tuttavia la rarità dei ritrovamenti, quindi la difficoltà di conoscere questa specie, non facilita certo la determinazione.

Note
Nessun testo lo indica tra i funghi tossici. Tuttavia non c’è uniformità di vedute sulla sua commestibilità. Data la scarsa presenza nei nostri ambienti, le conoscenze non approfondite e le caratteristiche organolettiche non certo pregiate è fungo da non consumare.

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